COME ERA | la storia dei device portatili di Nintendo
All’inizio degli anni 90 Nintendo ha presentato GAMEBOY ed è stato subito un successo: il primo device portatile, economico e sul quale si poteva giocare con i brand Nintendo più celebri.
Negli anni GAMEBOY ha subito diverse evoluzioni e tutto andava a gonfie vele: Nintendo aveva una console da collegare al TV (n64, gamecube, wii, …) ed una da portarsi in giro (gameboy, gameboy advance, ds, …).
L’ultima incarnazione delle console portatili di Nintendo è il 3DS che presenta un doppio schermo: uno touch ed uno con una visione stereoscopica.
COME E’ | l’arrivo di switch
Quando Nintendo presenta SWITCH, una console portatile ma che si può attaccare al TV, tutto cambia.
SWITCH fa di fatto concorrenza a 3DS anche se costa di più e non ha la stereoscopia (caratteristica che non ha mai contato un granchè): inevitabilmente le vendite di 3DS calano.
COME PUÒ ESSERE | switch mini
SWITCH è costosa e fragile a causa dei complicati meccanismi di aggancio e sgancio del joypad laterali: non la console ideale per i bambini.
Dopo due anni dal lancio però la tecnologia potrebbe essere pronta a sfornare una console più piccola, più semplice, più economica (200 euro magari) ma ugualmente potente, che mantenga tutte le caratteristiche di SWITCH, la compatibilità con gli accessori ma un form factor maggiormente improntato al mobile.
Non c’è la basetta, non ci sono i joycon smontabili ma all’occorrenza tutto funziona come prima.
COME PUÒ ESSERE | streaming
La domanda a questo punto può essere: “Con l’arrivo delle nuove console come potrà competere SWITCH a livello di potenza considerando che già adesso è in sofferenza rispetto alla concorrenza da questo punto di vista?“.
La risposta potrebbe essere: lo STREAMING, ovvero switch (e switch mini) potranno permettere la fruizione dei giochi NEXTGEN tra le pareti domestiche via streaming.
Chi fornirà il cloud? MICROSOFT ovviamente 😀